Prodigiosi Deliri

La follia, tema affascinante quanto complesso, che non ha mai smesso di alimentare l’arte, la filosofia, la medicina, diventa materiale drammaturgico  nelle mani di Lorenzo Loris, Mario Sala, Roberto Traverso e Patrizia Zappa Mulas.

E da questo lavoro a più mani nasce “Prodigiosi deliri”, ispirato a due studi di Sigmund Freud e Ludwing Binswanger, con cui  il teatro Out off ha scelto di inaugurare la propria produzione per la  stagione teatrale 2013/2014.

Due monologhi, tratti da due casi simbolo della psichiatria moderna: il dottor Daniel Paul Scherber e la giovane Ellen West coinvolgono lo spettatore per un’ora e mezza in un viaggio lungo gli stati dell’alterazione psichica.

Due deliri, profondamente diversi, data anche la diversa patologia clinica dei due protagonisti: paranoico il dottor Scherber, interpretato da Mario Sala, e isterica Ellen West, nei cui panni troviamo Patrizia Zappas Mulas.

Il dottor Scherber di Mario Sala è un fiume in piena, il suo delirio sfocia in un monologo senza soste, un accanimento della parola per esprimere gli estremi della tortura e della piacere che il giudice della corte d’appello di Dresdra provò a causa della grave crisi di nervi. Per trovare, infine, nei risvolti di un’educazione troppo rigida, l’origine di un’omosessualità nascosta.

Tremante come una foglia al vento è la fragile Ellen West di Patrizia Zappa Mulas, che in un delirio vibrante ma di cui intravediamo un fondo di lucidità, racconta i propri turbamenti di giovane donna. La paura di ingrassare che diventa anoressia e una ricerca quasi forsennata della morte come soluzione, con il silenzio assenso del proprio medico. Aprendo le porte alla complessità dell’eutanasia.

Patrizia Zappa Mulas nei panni di Ellen West in Prodigiosi deliri.

Patrizia Zappa Mulas nei panni di Ellen West in Prodigiosi deliri.

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